Mezzogiorno: Conte (premier), “finanziamenti pubblici per le infrastrutture in modo da ridurre il gap tra Nord e Sud”

“La crisi dell’occupazione nell’ultimo decennio ha assunto il carattere di un’emergenza nazionale. Molto resta da fare per offrire adeguate prospettive occupazionali”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, stamani alla Camera dei deputati in occasione della presentazione del Rapporto dello Svimez sull’economia e la società del Mezzogiorno. Quelle indicate dal premier sono “politiche di convergenza e integrazione dei terrori”. E ha citato il Piano per il Sud allo studio del governo che “sarà varato a fine anno”. “Dobbiamo realizzare un riequilibrio territoriale della spesa ordinaria per gli investimenti”. Questo è il primo obiettivo delineato da Conte. “Al Sud risiede il 34% della popolazione italiana ma le quote destinate agli investimenti delle regioni corrispondenti si attesta al di sotto del 30%. Questa asimmetria amplifica il divario infrastrutturale tra Nord e Sud”. Dallo stanziamento delle risorse alla spesa, il premier ha annunciato una “task force” per “definanziare programmi privi di progetti, acquisire e chiedere dati trasparenti alle amministrazioni locali”. Dal governo la disponibilità a “fornire assistenza tecnica dalla progettazione alla realizzazione delle opere”. “Occorre riattivare i finanziamenti pubblici nel Mezzogiorno soprattutto nelle infrastrutture sociali, ambientali e viarie sia il modo migliore per colmare il gap tra Nord e Sud”. Infine, l’attenzione per gli “enti locali” e le comunità che “hanno difficoltà a camminare con le proprie gambe”. “Abbiamo pensato di dare ossigeno ai piccoli comuni del Sud stanziando oltre 300 milioni per sostenere le infrastrutture sociali, come asili, scuole e presidi sanitari”. “Allo stesso modo abbiamo stanziato 200 milioni alla strategia nazionale per le aree interne”. Sono 675 i milioni stanziati per il credito d’imposta per le imprese. “Abbiamo affidato alla Banca del Mezzogiorno il fondo Cresci al Sud con una dotazione di 250 milioni di euro. Sono risorse pensate per la crescita delle piccole e medie imprese”.

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