Pontificio Istituto Giovanni Paolo II: mons. Paglia (gran cancelliere), “la famiglia a servizio del Vangelo dell’amore nella società moderna”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Il Dies Academicus di questo anno ha il sapore del nuovo inizio dell’Istituto voluto da Papa Francesco. Con il motu proprio ‘Summa familiae cura’, ha infatti costituito il Pontificio Istituto per le scienze del matrimonio e la famiglia, che succede al precedente, sorto per iniziativa del suo predecessore San Giovanni Paolo II”. Lo ha detto mons. Vincenzo Paglia, gran cancelliere del Pontificio Istituto, aprendo oggi a Roma, il Dies Academicus, con cui si inaugura l’anno accademico 2019/2020.
“Il nuovo Istituto – ha precisato – mentre ne raccoglie l’intuizione assieme ai notevoli frutti che ha portato, e per questo ne conserva il nome, nello stesso tempo ne intensifica e ne amplia la missione nel mondo”.
Il gran cancelliere ha poi fatto notare che “Papa Bergoglio, di fronte ‘alle nuove dimensioni del compito pastorale e della missione ecclesiale e agli sviluppi delle scienze umane e della cultura antropologica in un campo così fondamentale per la cultura della vita’, ha eretto il nuovo Giovanni Paolo II perché il magistero della Chiesa continuasse il suo servizio al Vangelo dell’amore”.
Mons. Paglia, nel richiamare il desiderio del Santo Padre, ha infine sottolineato come “teologia e pastorale siano legate”: “Una dottrina teologica che non si lascia orientare e plasmare dalla finalità evangelizzatrice e dalla cura pastorale della Chiesa è impensabile quanto una pastorale della Chiesa che non sappia fare tesoro della rivelazione e della sua tradizione in vista di una migliore intelligenza e trasmissione della fede”.

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