Papa alla Cittadella della Carità: don Ambarus, “non abbiamo stranieri e italiani, abbiamo persone”

“Ci permetta di salutarla così: ‘padre’, perché è così che la sentiamo. Un padre della comunità”. È il saluto di don Benoni Ambarus, direttore della Caritas di Roma, al Papa, nel salone della Cittadella della Carità, dove Francesco incontra 200 persone tra ospiti, operatori e volontari. “Grazie davvero di cuore, ci sentiamo da lei pensati e incoraggiati”, ha proseguito don Ambarus: “Tutti chiediamo di non essere dimenticati ma ricordati, portati nel cuore. Sentiamo che lei lo fa, ci fa bene percepire come il suo ministero sia per noi un sacramento di servizio”. “Molti di noi hanno alle spalle storie di abbandono familiare, di fallimenti e di vite ai margini, con segni di sofferenza nell’anima e anche nel corpo”, il ritratto del direttore della Caritas: “Non abbiamo stranieri e italiani, abbiamo persone”. Poi la testimonianza di una volontaria e di un ospite, prima del discorso del Papa.

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