Celam: un Osservatorio sociopastorale e un’agenzia giornalistica tra le novità proposte. Mons. Cabrejos (presidente) ne parla con i vescovi centroamericani

Creare un Osservatorio socio-pastorale e un organismo panamazzonico all’interno del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) e un Segretariato per l’Amazzonia. Dare vita a un’agenzia di notizie del Consiglio episcopale latinoamericano. Creare maggior coordinamento tra il Celam, i Dicasteri vaticani (in particolare quello per il Servizio allo sviluppo umano integrale) e altri organismi ecclesiali. Sono alcune delle scelte che stanno emergendo nel processo di discernimento che porterà a una ristrutturazione del Celam.
Dopo l’incontro della presidenza dell’organismo, la scorsa settimana, il presidente del Celam, mons. Miguel Cabrejos, ha cominciato a discuterne con le conferenze episcopali dei vari Paesi e ha iniziato dai vescovi del Centroamerica, riuniti in Costa Rica per l’annuale assemblea del Segretariato dei vescovi centroamericani (Sedac), che si è conclusa ieri.
Parlando delle sfide e delle strutture che devono essere rinnovate nell’organismo continentale, mons. Cabrejos ha spiegato che, per il Consiglio episcopale, l’espressione “Chiesa in uscita” è “una chiamata alla conversione personale e pastorale destinata a concretizzarsi nel servizio che deve offrire al popolo di Dio, attraverso l’accompagnamento delle Conferenze episcopali dell’America Latina e dei Caraibi”. L’obiettivo del processo di rinnovamento e ristrutturazione del Celam è rafforzare la sinodalità e formulare proposte con un ampio impatto anche in ambito politico, sociale, ecologico e culturale.
Nel corso dell’assemblea si è parlato anche della recente istituzione della Rete ecologica mesoamericana (Remam), ispirata all’esperienza della rete panamazzonica Repam, come ha spiegato padre Edwin Aguiluz, referente della Pastorale sociale della Costa Rica.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy