“Il prossimo anno il Festival della Dottrina sociale sarà organizzato in 10 città”. Questo l’annuncio fatto ieri da mons. Adriano Vincenzi, coordinatore del Festival, che – dopo le tre giornate che si sono svolte al Cattolica Center di Verona – si è concluso all’auditorium di S. Fermo Maggiore. Ultimo atto del festival è stata la sottoscrizione della “Carta dei valori per un impegno per la propria città”. Centinaia le testimonianze che hanno animato la IX edizione del Festival (21-24 novembre), che si è aperta con il videomessaggio di Papa Francesco. “Esser pronti: polifonia sociale” è stato il tema che ha fatto da filo conduttore alle giornate. Tante le voci, in linea con la “polifonia” del titolo, che hanno disegnato una rete di eccellenze e di esperienze positive. Una vera e propria “assemblea costituente sociale” per dare nuovo slancio all’Italia. Ricco il ventaglio dei temi affrontati: dall’economia circolare alla famiglia, dalla scuola all’integrazione sostenibile, alla corretta gestione amministrativa del bene comune. Con un occhio alla geopolitica internazionale, ai conflitti mediorientali e al rischio di neocolonialismo nel continente africano. Si è parlato anche di temi molto concreti, come quelli di un’economia sostenibile, che riesca a conciliare il sano bilancio aziendale con i valori cristiani, gli interessi della collettività, il welfare. Il Festival di Verona, organizzato dalla Fondazione Segni Nuovi, ha promosso un cambio di passo: la dottrina sociale dalla teoria ai fatti concreti, ricette e proposte per la classe politica del futuro.