Papa in Giappone: incontro vescovi, “proteggere la vita significa amare la vita di tutto il popolo”

“Il vescovo è colui che il Signore ha chiamato in mezzo al suo popolo, per restituirlo come pastore capace di proteggere ogni vita, e questo determina in una certa misura lo scenario a cui dobbiamo puntare”. Lo ha ricordato il Papa ai vescovi del Giappone, sulla scorta del motto del viaggio: “Proteggere ogni vita”. “La missione in queste terre è stata caratterizzata da una forte ricerca di inculturazione e dialogo, che ha permesso il formarsi di nuove modalità indipendenti da quelle sviluppate in Europa”, ha sottolineato Francesco: “Fin dall’inizio, sono stati utilizzati scritti, teatro, musica e ogni genere di strumenti, per la gran parte in lingua giapponese. Questo fatto dimostra l’amore che i primi missionari sentivano per queste terre”. “Proteggere ogni vita significa, in primo luogo, avere uno sguardo contemplativo capace di amare la vita di tutto il popolo a voi affidato, per riconoscere in esso prima di tutto un dono del Signore”, ha spiegato il Papa, “perché solo quello che si ama può essere salvato. Solo quello che si abbraccia può essere trasformato”. “Proteggere ogni vita e annunciare il Vangelo non sono due cose separate né contrapposte: si richiamano e si esigono a vicenda”, ha precisato il Santo Padre: “Entrambe significano stare attenti e vigilanti rispetto a tutto ciò che oggi può impedire, in queste terre, lo sviluppo integrale delle persone affidate alla luce del Vangelo di Gesù”. “Sappiamo che in Giappone la Chiesa è piccola e i cattolici sono una minoranza, ma questo non deve sminuire il vostro impegno per una evangelizzazione che, nella vostra situazione particolare, la parola più forte e più chiara che possa offrire è quella di una testimonianza umile, quotidiana e di dialogo con le altre tradizioni religiose”, l’invito del Papa: “L’ospitalità e la cura che dimostrate ai numerosi lavoratori stranieri, che rappresentano più della metà dei cattolici del Giappone, non solo servono come testimonianza del Vangelo in seno alla società giapponese, ma attestano anche l’universalità della Chiesa, dimostrando che la nostra unione con Cristo è più forte di qualsiasi altro legame o identità ed è in grado di raggiungere tutte le realtà”.

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