Diocesi: Grosseto, domani presentazione della sala museo virtuale progettata dagli studenti del Cat-Polo tecnologico “Manetti Porciatti”

(Foto: Francesco Rossi Clan)

Un museo virtuale che, grazie a strumentazione in 3d, consente di osservare le opere d’arte sacra come mai prima. È il progetto portato avanti dagli studenti del Cat-Geometri di Grosseto, nell’ambito del percorso “La Parola si fa arte” nato all’interno della Settimana della Bellezza 2019 promossa dalla diocesi di Grosseto con Fondazione Crocevia.
Sabato 23 novembre, a partire dalle 16, nella sede del museo diocesano (al terzo piano dell’edificio del museo archeologico e d’arte sacra della Maremma), dopo una breve presentazione del progetto, sarà possibile vivere l’esperienza virtuale. Fino alle 18, a turno, i presenti potranno indossare speciali occhiali 3d, che consentiranno di “entrare” nella sala museo virtuale, progettata dagli studenti. Così, spiega una nota, “accanto all’esperienza reale, ovvero la visita al percorso espositivo ‘La Parola si fa arte’, sarà possibile, in questa speciale occasione, fare anche un’esperienza sensoriale entrando in un mondo ‘parallelo’”.
Il progetto è stato studiato e realizzato dagli studenti dell’indirizzo Cat (costruzioni, ambiente e territorio) del Polo tecnologico “Manetti-Porciatti” di Grosseto che di recente si è dotato della più aggiornata strumentazione dedicata all’applicazione della realtà virtuale in architettura. Gli studenti, guidati dai docenti Barbacci, Benedettelli, Calanzone e Di Gennaro hanno raccolto “virtualmente” in un’unica sala museo le 15 opere selezionate da Marcella Parisi, docente di storia dell’arte, per il percorso “La Parola si fa arte”.

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