Commemorazione defunti: mons. Marcianò (ordinario militare), “i nostri fratelli caduti sono insorti contro la morte”

Foto Ordinariato Militare

“I caduti che oggi piangiamo hanno dato la vita. E, anche se a volte nulla sembra risolto e abbiamo la tentazione di chiederci se non sia stato inutile il loro sacrificio passato, la Parola di Dio ci chiede di guardare al futuro”. Lo ha detto l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia (Omi), mons. Santo Marcianò, celebrando oggi presso il sacrario militare nel cimitero del Verano, a Roma, la messa per tutti defunti e caduti militari. “I nostri fratelli caduti sono insorti contro la morte, hanno affrontato la morte perché hanno creduto che non è eterna che Cristo Risorto donerà la Risurrezione” ha proseguito l’arcivescovo castrense che ha ricordato “la sofferenza sgorgata dal loro mettere la vita a servizio degli altri, delle tante sofferenze che, allora come oggi, attraversavano il mondo. Pensando ai nostri militari caduti in guerra, nelle missioni internazionali di sostegno alla pace, nello svolgimento del dovere – ha affermato mons. Marcianò – li vediamo attenti ai ‘gemiti’ di cui parla la Parola di Dio. Sono i gemiti della creazione deturpata, delle violazioni della vita, della libertà e della legalità, contro le quali essi hanno combattuto. Sono i gemiti che continuano e assumono sfumature diverse nelle diverse fasi storiche, dinanzi alle crudeltà presenti contro le quali voi, uomini e donne delle Forze Armate e Forze dell’Ordine, continuate a combattere, spesso in condizioni di scarsa sicurezza: la violenza e l’odio, l’intolleranza e lo scarto, il terrorismo e la criminalità, gli abusi e la violazione della dignità umana, la corruzione individuale, sociale e politica”. “La gloria” dei caduti “non è semplicemente un premio futuro riservato ai migliori ma è il disegno di pace che Dio ha sul mondo, al quale siamo chiamati a collaborare nel presente, imparando dal ricordo passato dei caduti il coraggio e l’amore delle loro esistenze donate. La pace che voi militari servite con dedizione, fino al dono della vita, è la gloria che i caduti insegnano e per la quale, con loro e per loro, rendiamo grazie, nella certezza che ogni gemito, ogni missione, ogni sacrificio è il miracolo dell’eternità dell’amore che ci rende contemporanei a coloro che soffrono e ci rende capaci di dare la vita per loro”.

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