Commemorazione defunti: card. Bagnasco (Genova), “dimenticare i militari caduti sarebbe spiritualmente morire”

“I militari defunti sono persone che forse non conosciamo, ma alle quali siamo legati perché chi ha compiuto il proprio dovere – a volte fino al sacrificio della vita – merita la nostra gratitudine e il nostro religioso suffragio. Dimenticarli non solo sarebbe ingiusto, ma per chi vive, sarebbe spiritualmente morire”. Lo ha affermato il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del Ccee, nell’omelia pronunciata oggi presso il cimitero monumentale di Staglieno durante la Messa per i caduti di tutte le guerre. Il porporato ha ricordato “quanti, ieri e oggi, si dedicano al servizio della dignità e della libertà di popoli e Nazioni” spiegando inoltre che, se “i modi possono cambiare, gli ideali alti come il bene comune, la giustizia, la libertà, la pace, i valori dello spirito, rimangono come anima delle comunità e desiderio di tutti”. “Se pensiamo ai nostri militari defunti nell’esercizio del dovere – ha proseguito – siamo certi che essi si solo alimentati al fuoco di grandi ideali e di piccole cose: nobili ideali che ispiravano un modo di pensare se stessi, gli altri, il Paese e piccole cose quotidiane che hanno preparato azioni grandi fino all’eroismo”. Infine, ha ricordato l’importanza della coscienza di ciascuno affermando che “quando la coscienza diventa individualista perde il criterio della giustizia e subentra, dispotico, quello dell’interesse proprio, sia esso del singolo o di gruppi o di collettività”. Tanto più che “sappiamo che esiste una coscienza personale e una coscienza sociale” e che “dobbiamo averle a cuore entrambe, poiché si sostengono a vicenda”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy