Bielorussia: tre nuovi doposcuola realizzati da Caritas locale e polacca. In programma altri centri di ritrovo

“Oggi non è più possibile costringere i bambini, se non lo vogliono, a partecipare al doposcuola, ma noi qui ne abbiamo sempre alcune decine” dice Ina al Sir, responsabile per il doposcuola a Braslaw, capoluogo del distretto nella regione di Vicebsk in Bielorussia. La sala di ritrovo, allestita dalla Caritas diocesana con i contributi della Caritas polacca, è stata ricavata nel complesso del santuario della Natività della Beata Vergine Maria dove Ina suona l’organo. Durante il doposcuola, oltre ad aiutare i 150 iscritti a fare i compiti, Ina organizza per loro delle lezioni di musica e di canto. Solo un mese fa invece è stato aperto il doposcuola a Vicebsk dove i bambini possono anche imparare a ballare. La particolarità dell’iniziativa, anch’essa possibile grazie alla collaborazione della Caritas diocesana e quella polacca, è il gruppo di volontari che si dedicano alla cura delle persone disabili costrette su sedie a rotelle. Il terzo doposcuola recentemente allestito sul territorio della Bielorussia grazie al contributo della Caritas polacca è quello di Miory. “Grazie a quel progetto i bambini possono impegnarsi per poi costruire la propria vita in modo da non avere dei problemi”, afferma il parroco don Andrzej Kulig, contento che almeno alcuni dei giovani “che stanno vagando di qua e di là senza sapere che fare” possano partecipare al programma del doposcuola. La Caritas polacca prevede, in collaborazione con le diocesi bielorusse e il ministero degli Affari esteri polacco, la realizzazione di 8 centri di ritrovo che possano aiutare una migliore integrazione di bambini provenienti da diversi ambienti e ceti sociali.

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