Scienza e ricerca: Mattarella, “immensamente limitata la nostra conoscenza della realtà”

“Sarebbe difficile trovare parole migliori di quelle di Dante” – “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza” – “per definire l’importanza della preparazione e della competenza in qualunque ambito e settore della vita e della società. E l’importanza del riconoscimento delle risultanze scientifiche contro ogni tentazione di contrasto, di rifuggire dai risultati della scienza”. Lo ha detto, oggi, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2019/2020 della Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste (Sissa).
“È una straordinaria tendenza che qui si registra – ha osservato il capo dello Stato – nello sforzo e nell’impegno per trasferire la conoscenza della ricerca nelle scuole e tra le imprese. È una grande, importante frontiera di collaborazione al miglioramento del tessuto civile del nostro Paese”.
Dopo aver ricordato che alla Sissa “ci sono docenti e ricercatori, dottorandi, di tante diverse nazionalità, da ogni parte del mondo di tante, diverse convinzioni, ideologie, fedi, ma accomunati da una convinzione: il valore della scienza e della ricerca”, Mattarella ha evidenziato “quanto sia limitata”, “quanto sia immensamente limitata, la nostra conoscenza della realtà, del mondo e della natura. Dopo la casualità di alcune scoperte scientifiche ci suggerisce, mette in evidenza, ci mette di fronte all’insufficienza della nostra conoscenza della realtà”.

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