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Polonia: plenaria vescovi, Giovanni Paolo II “compatrono d’Europa”. Valutato operato della Fondazione per le vittime di abusi

Dalla plenaria dell’episcopato polacco, riunito ieri a Jasna Góra, è emersa la proposta di proclamare Giovanni Paolo II compatrono dell’Europa e dottore della Chiesa: lo conferma al Sir il portavoce dell’episcopato, don Paweł Rytel-Andrianik. Il sacerdote ha sottolineato che il pontificato di Karol Wojtyla è caduto “nel periodo storico dei grandi cambiamenti del nostro continente” e che il suo magistero “si riferisce a questioni attualissime come la dignità dell’uomo e del suo lavoro, il sapiente uso della libertà, l’accompagnamento dei giovani nel discernimento della vocazione, il valore della preghiera e della sofferenza, la famiglia”. Durante l’incontro dei vescovi, dedicato al 100° anniversario della nascita del Papa polacco (18 maggio 2020) sono state discusse anche le celebrazioni previste in occasione della beatificazione del card. Stefan Wyszyński che si svolgeranno a Varsavia il 7 giugno. “Sottolineare l’importanza della figura del cardinale Wyszyński proprio quando abbiamo bisogno degli esempi di personalità di grande autorevolezza sembra particolarmente rilevante, soprattutto quando la Chiesa deve affrontare le dure prove della modernità”, ha affermato il segretario dell’episcopato, mons. Artur Miziński. I presuli hanno anche valutato l’operato della Fondazione a favore delle vittime di abusi sessuali la quale, come ha detto mons. Miziński, “può essere considerata un importante passo della Chiesa in Polonia verso le vittime di pedofilia”. Dopo la plenaria, i vescovi hanno iniziato gli esercizi spirituali che termineranno giovedì 21 novembre.

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