Cisgiordania: mons. Marcuzzo (patriarcato latino), dichiarazione Usa su insediamenti israeliani “pessima notizia per la pace”

“Una pessima notizia per la pace. Una dichiarazione da condannare”: non usa mezzi termini mons. Giacinto Boulos Marcuzzo, vicario patriarcale per Gerusalemme e la Palestina, per commentare la dichiarazione del segretario di Stato americano, Mike Pompeo, di non considerare più illegali gli insediamenti israeliani nei Territori palestinesi occupati. Una affermazione che di fatto ripudia il Memorandum Hansell del 1978 con il quale gli Usa giudicavano l’occupazione dei Territori “incompatibile con il diritto internazionale”. Definire “gli insediamenti civili incompatibili con il diritto internazionale non ha favorito la causa della pace – ha spiegato Pompeo -; la dura verità è che non vi sarà mai una soluzione legale del conflitto e le argomentazioni su chi ha ragione e chi ha torto dal punto di vista delle leggi internazionali non porteranno mai la pace”. Questo per dire anche che “la legalità degli insediamenti deve essere decisa dai tribunali israeliani”. L’annuncio di Pompeo – che va ad aggiungersi ad altri provvedimenti pro-israeliani, come lo spostamento dell’ambasciata statunitense da Tel Aviv a Gerusalemme, riconosciuta così capitale d’Israele, e il riconoscimento dell’occupazione d’Israele delle Alture del Golan – marca una netta rottura sia rispetto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu del 2016, che definì una “flagrante violazione” delle leggi internazionali le colonie israeliane nella West Bank, sia ripudiando la quarta Convenzione di Ginevra che sancì l’illegalità del trasferimento di popolazione da parte di una potenza occupante. “Si tratta di una dichiarazione disastrosa – rimarca il vicario patriarcale per Gerusalemme e la Palestina – che va in direzione opposta alla pace, ai diritti dei popoli e delle persone. Come è possibile annettersi terre che appartengono ai palestinesi senza il loro consenso? Chi sono gli Usa per deciderlo? La comunità internazionale deve reagire prontamente”. Per mons. Marcuzzo, la dichiarazione di Mike Pompeo potrebbe, dunque, rappresentare “la pietra tombale alla soluzione ‘due popoli, due Stati’ auspicata dalla comunità internazionale e appoggiata dalla Chiesa, come più volte ribadito da Papa Francesco”.

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