Inflazione: Istat, anche a ottobre in decelerazione. Prezzi giù dello 0,1% su settembre. Su base annuale +0,2%, in lieve rallentamento dal +0,3% di settembre

Nel mese di ottobre 2019, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registri una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento dello 0,2% su base annua (in lieve rallentamento da +0,3% di settembre); la stima preliminare era +0,3%. È quanto comunica oggi l’Istat diffondendo i dati definitivi dei “Prezzi al consumo” a ottobre 2019.
“Nel mese di ottobre – spiega l’Istat –, si accentua ulteriormente la flessione tendenziale dei prezzi dei beni energetici e in particolare di quelli regolamentati che, pur aumentando su base mensile, scontano il confronto con ottobre dello scorso anno, quando la loro crescita congiunturale era stata più che doppia di quella di quest’anno. Se l’inflazione complessiva rallenta ulteriormente, quella di fondo mostra lievi segnali di risalita, che non modificano però il quadro di generale debolezza della crescita dei prezzi al consumo”.
Stando ai dati diffusi, la lieve decelerazione dell’inflazione è dovuta principalmente all’ampliamento della flessione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (da -5,3% a -8,0%), solo in parte compensato dall’accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +0,4% a +1,8%).
L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici accelerano entrambe da +0,6% a +0,7%.
La lieve diminuzione su base congiunturale dell’indice generale è dovuta essenzialmente al calo, dovuto per lo più a fattori stagionali, dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-0,7%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,8%), solo in parte bilanciato dall’aumento congiunturale dei prezzi dei Beni energetici, sia nella componente regolamentata (+2,9%) che non (+0,9%).
“Si accentua la flessione dei prezzi dei beni (da -0,2% a -0,5%), mentre accelerano quelli dei servizi (da +0,9% a +1,1%); il differenziale inflazionistico – spiega l’Istat – rimane positivo e si amplia portandosi a +1,6 punti percentuali (era +1,1 a settembre)”.
L’inflazione acquisita per il 2019 è +0,6% per l’indice generale e +0,5% per la componente di fondo.
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona aumentano dello 0,5% su base annua (da +0,4% del mese precedente) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto dello 0,4% (stabili rispetto a settembre), registrando in entrambi i casi una crescita debole ma più sostenuta di quella riferita all’intero paniere.
Infine, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione dello 0,1% su base mensile e una variazione nulla rispetto a ottobre 2018.

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