Papa Francesco: a convegno su dignità digitale dei minori, serve “algor-etica” e “movimento globale”. Ai leader religiosi: “bandire dalla faccia della terra violenza e abusi”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Impegnarsi in uno sviluppo etico degli algoritmi, farsi promotori di un nuovo campo dell’etica per il nostro tempo: la algor-etica’”. È la proposta innovativa del Papa per la rete, contenuta nella parte finale del suo discorso ai partecipanti al convegno in Vaticano sulla dignità digitale del minore, in cui Francesco si è rivolto agli ingegneri informatici, “perché si sentano anch’essi responsabili in prima persona della costruzione del futuro”. “L’identificazione e l’eliminazione dalla circolazione in rete delle immagini illegali e nocive ricorrendo ad algoritmi sempre più elaborati è un campo di ricerca molto importante, in cui scienziati e operatori del mondo digitale devono continuare ad impegnarsi in una nobile competizione per contrastare l’uso perverso dei nuovi strumenti a disposizione”, le parole dedicate agli sviluppi dell’intelligenza artificiale. “Lo sviluppo tecnologico e del mondo digitale coinvolge enormi interessi economici”, ha fatto notare Francesco: “Agire per la responsabilità degli investitori e dei gestori, perché il bene dei minori e della società non sia sacrificato al profitto, è quindi un impegno da incoraggiare”.
“Come già avviene per il crescere della sensibilità sociale nel campo ambientale o del rispetto della dignità del lavoro, così pure l’attenzione alla protezione efficace dei minori e la lotta alla pornografia devono diventare sempre più presenti nella finanza e nell’economia del mondo digitale”, l’appello rivolto auspicando “un movimento globale che si unisce agli impegni più nobili della famiglia autorevoli leaders religiosi che intendono farsi carico in modo solidale e corresponsabile di questi problemi”. “Vogliamo bandire dalla faccia della terra la violenza e ogni tipo di abuso nei confronti dei minori”, l’esortazione finale: “Guardiamoli negli occhi: sono le vostre figlie e i vostri figli, dobbiamo amarli come capolavori e figli di Dio. Hanno diritto a una vita buona. Abbiamo il dovere di fare tutto il possibile perché la abbiano”.

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