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Ue: Sassoli (Parlamento), “bilancio europeo non è questione per commercialisti. Serve per lavoro, clima, difesa”

(Bruxelles) “Qualcuno aveva predetto che con le elezioni” del Parlamento europeo, svoltesi a maggio, “l’Ue si sarebbe dissolta o divisa. Ma non è stato così. È semmai necessario un rilancio del processo democratico” all’interno dell’Ue e “un rilancio delle sue istituzioni”. David Maria Sassoli, presidente del Parlamento europeo, parla a ruota libera nel corso di un seminario riservato ai giornalisti presenti a Bruxelles, per poi rispondere alle domande rivoltegli dai media internazionali. Sottolinea alcuni fra i temi urgenti da affrontare in sede comunitaria: Brexit – segnala per primo –, il Quadro finanziario pluriennale, la formazione e l’avvio della Commissione presieduta da Ursula von der Leyen. Si sofferma in particolare sul bilancio pluriennale, “necessario – afferma – per il futuro dell’Ue. E il bilancio non è questione per commercialisti”. I fondi del bilancio “servono ad esempio per politiche che rispondono al cambiamento climatico, a sostenere la crescita economica e il lavoro, a costruire progressivamente una difesa comune”. “No a un bilancio di soli tagli”, afferma Sassoli in relazione a quanto proposto dal Consiglio Ue (dove siedono i rappresentanti degli Stati membri).

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