Maltempo: mons. Colaianni (vicario Matera), “violenza dell’acqua ci ha sconvolto, danni in due parrocchie”

“La forza e la violenza con cui la pioggia si è abbattuta questa mattina presto sulla città ha sconvolto i materani, che non ricordavano un fenomeno atmosferico di queste proporzioni”: lo riferisce al Sir mons. Biagio Colaianni, vicario generale dell’arcidiocesi di Matera-Irsina, contattato a qualche ora dopo il violento nubifragio che ha colpito la Capitale europea della cultura e altre aree della Basilicata. “I danni maggiori si sono avuti nella zona dei sassi, dove l’acqua ha scavato il manto stradale e divelto lastroni di pietra. È come se l’acqua, che una volta scaricava lungo la via centrale della città, avesse ripreso il suo spazio. Una persona, rimasta bloccata in auto in un sottovia, è riuscita a salvarsi salendo sul tetto del mezzo. Per diverse ore la città è rimasta bloccata e si registrano allagamenti negli scantinati e nei primi piani delle case”. Mentre nel capoluogo la situazione sta tornando alla normalità, si inizia a fare la conta dei danni nell’agricoltura: “Gli allagamenti a terreni e colture sono senza fine. Per loro la perdita è elevatissima” prosegue mons. Colaianni, che ha contattato personalmente i parroci delle zone interessate dal maltempo: “Una pensilina è stata divelta ed è saltata una caldaia nei locali che accolgono donne immigrate e bambini all’interno della parrocchia di San Giulio I Papa a Terzo Cavone, nel comune di Scanzano Jonico. A Bernalda, invece, si sono allagati i locali della canonica della parrocchia Mater Ecclesiae”, conclude il vicario generale.

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