Immigrazione: Campagna “Ero straniero”, per i cittadini irregolari un provvedimento straordinario di emersione

“Una scelta di legalità e sicurezza: un provvedimento straordinario di emersione per i cittadini stranieri irregolari e costretti al lavoro nero. Sarebbe una soluzione win-win, con effetti positivi per tutti in breve tempo: a livello economico, con nuove entrate per lo Stato, e a livello sociale, in termini di sicurezza e impatto positivo sui territori”. Questa la proposta avanzata oggi dai promotori di “Ero straniero”, che nel 2017 hanno depositato con 90mila firme alla Camera la proposta di legge di iniziativa popolare per superare la legge Bossi-Fini, ora all’esame della Commissione affari costituzionali. Punto di partenza del ragionamento è il contrasto all’irregolarità, visto l’aumento dei numeri: secondo l’ultimo Dossier statistico immigrazione (Idos), i 530mila stranieri irregolari stimati in Italia a inizio 2018 lieviteranno entro il 2020 a oltre 670mila ed è ormai noto a tutti che queste persone difficilmente potranno essere rimpatriate e finiranno per ingrossare le fila del lavoro nero, dei circuiti illeciti e della marginalità sociale. “Ci rivolgiamo – affermano i promotori – a governo e Parlamento, impegnati in queste settimane con la manovra, con un semplice calcolo: con un provvedimento di emersione dal nero e regolarizzazione, entrerebbero almeno un miliardo di euro per lo Stato, ogni anno. Considerando l’emersione per 400mila persone e considerando che il reddito medio mensile di un lavoratore in Italia è di 20mila euro lordi l’anno, si avrebbe a regime un’entrata di 2.232 euro all’anno a persona, che per 400mila persone fa 893 milioni di euro di gettito fiscale. A cui vanno aggiunte le entrate ‘una tantum’ per i costi amministrativi ed eventuali contributi forfettari per l’emersione – è il calcolo dei promotori della campagna. E ancora maggiori i benefici se guardiamo ai contributi previdenziali: oltre 3 miliardi”.

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