Giornata mondiale poveri: mons. Orofino (Tursi), “farsi carico della sofferenza dell’altro, con lo sguardo di Cristo”

“La Caritas deve aiutare la comunità a crescere nella consapevolezza di essere Chiesa serva, che accoglie, ama e accompagna le persone”: lo ha affermato il vescovo di Tursi-Lagonegro, mons. Vincenzo Orofino, intervenendo al convegno diocesano delle Caritas parrocchiali, che si è svolto a Tursi (Mt), all’inizio di una settimana di iniziative per la III Giornata mondiale dei poveri. “Dobbiamo avere lo sguardo del Signore che arriva dentro, non per curiosità ma con partecipazione, al destino dell’altro, facendoci carico della sua sofferenza e rispettandola”, ha proseguito il presule. Ampio spazio durante il convegno è stato dato all’ascolto di testimonianze dalle Caritas parrocchiali, da cui è emerso che “la carità ha una fantasia grande, che comprende e raccoglie tutto l’umano”, ha commentato mons. Orofino. “Lo scopo essenziale dell’intervento della Caritas è sempre pedagogico – ha spiegato poi il direttore della Caritas diocesana di Tursi, don Giuseppe Gazzaneo, agli operatori della carità – e ogni iniziativa ha una valenza educativa per la crescita spirituale delle persone e la qualità della vita cristiana delle comunità, che si mettono alla scuola dei poveri, riconoscendo in loro il volto di Dio”. La vice direttrice della Caritas diocesana, Maria Lucia Cristiano, ha infine annunciato la prossima pubblicazione di un “Vademecum” di buone prassi, “con esperienze Caritas nella diocesi, da distribuire non solo nelle parrocchie ma anche a istituzioni locali e associazioni, con l’obiettivo di fare rete per accompagnare situazioni di disagio e povertà”.

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