In occasione della riapertura al culto della basilica di Santa Maria Maggiore (Bologna, via Galliera, 10) e nel corso dell’ottavario della patrona, giovedì 14 novembre, alle ore 18.30, il cardinale arcivescovo Matteo Zuppi celebrerà una santa messa.
“Seriamente danneggiata dallo sciame sismico del maggio-giugno 2012 – spiega una nota dell’arcidiocesi di Bologna -, la basilica priorale di Santa Maria Maggiore è il più antico luogo di culto mariano della città. La tradizione ne fissa le origini attorno al VI secolo, tra quella che era la via principale della città romanica e il ramo occidentale del torrente Aposa”. L’edificio attuale è “frutto di numerosi rimaneggiamenti, il primo dei quali è già documentato nell’XI secolo. I membri delle casate nobiliari più importanti della città, tra i quali i Bentivoglio e i Grassi furono priori della Collegiata fra ‘500 e ‘600, per poi lasciar spazio ad altre illustri famiglie che – per secoli – si tramandarono i giuspatronati degli altari. Sarà però sotto Papa Benedetto XIV Lambertini e grazie alla sua generosità nei confronti della basilica che essa assumerà l’aspetto attuale intorno alla metà del XVIII secolo”. Sfuggita indenne al periodo napoleonico, “Santa Maria Maggiore – uno degli edifici di culto più pregevoli della città – conserva anche un raro esempio di pala d’altare quattrocentesca ancora conservata nella collocazione originale”. Nel 2013, in occasione dell’inizio dei restauri, “sotto al porticato della basilica fu rinvenuta quella che – ad oggi – risulta la croce viaria più antica della città: porta la data del 1143”.