Dialogo interreligioso: Elzir (imam Firenze), “nostro impegno è lavorare sempre più con società civile e comunità cristiana”

“Momenti come questi sono fondamentali per conoscersi l’un l’altro. È infatti dall’assenza dell’incontro e di dialogo, che nascono stereotipi e conflitti”. Così Izzeddin Elzir, imam di Firenze, a margine della Giornata della fraternità che si è appena conclusa, nel Cenacolo di Santa Croce. L’iniziativa di confronto internazionale è stata promossa dall’Opera di Santa Croce, con la comunità dei Frati francescani minori conventuali, in occasione degli ottocento anni dall’incontro tra Francesco di Assisi e il sultano e a pochi mesi dalla dichiarazione sulla fratellanza umana di Abu Dhabi.
Elzir ha poi fatto notare l’esigenza di “vedere nelle diversità, un patrimonio da valorizzare, strumento necessario per creare ponti e pietre per costruire”. “Il nostro impegno per il futuro – ha concluso – è lavorare sempre più con le istituzioni e con la diocesi di Firenze, che ci accolse con amicizia nel 1991, per dare un contributo di pace e intesa”.
Alla giornata ha partecipato fra gli altri, padre Mauro Gambetti, custode del Sacro convento di Assisi.

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