Dialogo interreligioso: card. Ayuso Guixot (Pcdi), “dialogo tra cristiani e musulmani impegno rilevante per la Chiesa”

“Solo attraverso il dialogo potremo eliminare l’intolleranza e la discriminazione. Senza un dialogo vero e sincero, non sarà possibile la pace nel mondo. Pertanto è un dovere per i cristiani, come per le altre comunità religiose”. Lo ha detto, ricordando le parole del Santo Padre nell’Evangelii Gaudium, il card. Miguel Angel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso (Pcdi), intervenendo alla Giornata della fraternità, in corso a Firenze. L’iniziativa di confronto internazionale è promossa dall’Opera di Santa Croce, con la comunità dei Frati francescani minori conventuali, in occasione degli ottocento anni dall’incontro tra Francesco di Assisi e il sultano e a pochi mesi dalla Dichiarazione sulla Fratellanza umana di Abu Dhabi.
“Dialogare – ha precisato, citando sempre il Pontefice – presuppone però un’identità formata. Senza di essa il dialogo è inutile o dannoso”.
Il card. Ayuso Guixot si è poi soffermato su come Papa Francesco non abbia mai accettato “l’equiparazione fra religione e terrorismo, pur riconoscendo l’esistenza di pericolosi fondamentalismi nelle religioni”, e su come abbia sempre condannato “con ancor più forza l’equazione tra islam e violenza”.
Nel sottolineare l’importanza del documento firmato lo scorso 4 febbraio, ha dichiarato: “Si tratta di un invito concreto alla fratellanza universale. C’è infatti un’urgenza dettata dall’attuale situazione mondiale che ha fatto mettere da parte pregiudizi, indugi e difficoltà”. “Credo – ha concluso – che dando voce a Papa Bergoglio si possa ben comprendere quanto il dialogo fra cristiani e musulmani sia davvero un impegno rilevante per la Chiesa”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo

Informativa sulla Privacy