Germania: Bonifatiuswerk, 170 anni di aiuti ai cattolici nella diaspora

Per tutto il periodo della Guerra fredda, con la Germania divisa in due (Repubblica Federale e Repubblica Democratica) la Bonifatiuswerk, istituzione di soccorso e assistenza per i cattolici in difficoltà, ha raccolto donazioni: i soldi giungevano ai cattolici resistenti alla dottrina dell’ateismo di Stato della Ddr in mille modi attraverso le poche istituzioni cattoliche legali. Negli anni che precedettero la caduta del Muro di Berlino, un totale di 743 milioni di marchi fluirono verso Est per la sopravvivenza dei cattolici. Tuttavia, i cristiani cattolici nella Germania dell’Est non erano sostenuti solo sotto forma di denaro. Questa esperienza mette le basi nella storia dell’“Opera di Bonifacio”: laici cattolici e alcuni sacerdoti la fondarono a Regensburg il 4 ottobre 1849: era lontano il Muro di Berlino, così come un vero Stato unitario tedesco. La Bonifatiuswerk doveva sostenere i cattolici tedeschi in situazioni di minoranza attraverso le diocesi e i confini nazionali – soprattutto nel Nord e nell’Est protestante – con donazioni. Posta sotto la protezione di san Bonifacio, l’apostolo dei tedeschi, l’Opera assisteva gli operai cattolici trasferitisi nelle aree industriali degli Stati protestanti. Costruiva scuole e dormitori.
Da allora, l’assistenza ha raggiunto tanti cattolici che in Europa vivono la solitudine della fede e la povertà. Come per i tedeschi della ex Germania dell’Est, con l’ateismo di Stato, così è oggi per i cattolici della Scandinavia (0,3% della popolazione in Finlandia), della Lettonia ed Estonia ma anche di vaste aree della stessa Germania unita, dove la scristianizzazione avanza. Oggi, a 170 anni dalla fondazione, Bonifatiuswerk potenzia le sue azioni conclamate, e cerca nuove vie per rafforzare la fede dei cattolici della diaspora.

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