Unione europea: 51% degli italiani ha poca fiducia ma per 73% uscita sarebbe un grave errore. Per il 60% l’euro è un vantaggio

foto SIR/Marco Calvarese

L’Unione europea continua a dividere gli italiani: il 49% ne ha fiducia, mentre il 51% ne ha poca ma per il 73% l’uscita sarebbe un grave errore. È quanto emerge dalla XIX indagine Acri–Ipsos su “Gli italiani e il risparmio”, presentata oggi a Roma presso la sede di Acri, dal presidente dell’Associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di risparmio, Francesco Profumo, e dal presidente di Ipsos, Nando Pagnoncelli, alla vigilia della 95ª Giornata mondiale del risparmio che ricorre domani. Se questa bassa fiducia aleggia ormai da anni – come riportano anche i dati di Eurobarometro di giugno 2019 (il 55% non si fida dell’Ue) -, si legge nel report, “è anche vero che per il 65% dei nostri concittadini l’Europa andrà nella giusta direzione: questo dato è in forte crescita rispetto al 2018 (+14 punti percentuali) e si contrappone al contenuto 24% che ritiene che l’Europa stia andando nella direzione sbagliata”. Inoltre, per la grande maggioranza (73%) del campione di intervistati sarebbe un grave errore uscire dall’Ue. Rispetto alla fiducia nell’euro, il 37% oggi è a favore, dato in crescita da 5 anni, mentre per il 60% (il 65% dei giovani) l’euro nel futuro sarà sempre più un vantaggio. Un dato, questo, in crescita di 4 punti dallo scorso anno e di 13 punti dal 2013.

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