Roma: Luzzi (patronato Sias), “manca una cultura delle relazioni”

“Vorrei descrivere Roma con alcuni numeri: 5mila tonnellate spazzatura ogni giorno, 55mila buche, 88 edifici abbandonati e occupati, 20mila dimenticati e disperati ogni notte che cercano un posto dove dormire”. Così Alfonso Luzzi, direttore generale del patronato Sias (Servizio italiano assistenza sociale), ha esordito durante il convegno “Dai mali, le idee: proposte per Roma”, tenutosi questa mattina all’auditorium Ara Pacis di Roma. “Qualcosa sta minando la resilienza di questo popolo. La capitale è diventata una sterminata periferia. Ovunque ci si trovi c’è la fatica di vivere e di lavorare e fare le cose essenziali: un autentico incubo sociale”. Luzzi è entrato nel vivo della questione indicando quello che può definirsi il maggiore handicap della città: “La carenza più grande è quella di una cultura delle relazioni. È una città di isole non collegate. Papa Francesco condivide questa visione manifestando la preoccupazione per gli anziani lasciati soli. A noi tocca il compito di rammendare Roma”.

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