Commissione Ue: rapporto sulla “Unione della sicurezza”. Resta il nodo della “disinformazione”

(Bruxelles) “Negli ultimi anni abbiamo compiuto progressi notevoli verso una migliore sicurezza collettiva. La cooperazione e una risposta coordinata permettono di affrontare al meglio le sfide complesse e articolate che il terrorismo, la criminalità informatica e la disinformazione pongono oggi a livello di sicurezza, ma non basta. Dobbiamo continuare a lavorare per ridurre il margine di manovra dei terroristi, offline e online, all’interno e all’esterno dell’Unione”. Lo dichiara Julian King, commissario per l’Unione della sicurezza, nel giorno in cui l’esecutivo presenta il rapporto sull’argomento. Il quale verte su una serie di capitoli: contenuti terroristici online; miglioramento dello scambio di informazioni tra gli Stati membri; cybersecurity; disinformazione. A questo proposito una nota chiarisce: “L’Ue ha continuato ad adoperarsi per contrastare la disinformazione e proteggere l’integrità delle elezioni attraverso il codice di buone pratiche per l’autoregolamentazione sulla disinformazione firmato nell’ottobre 2018. Un anno dopo, nonostante gli sforzi compiuti dai firmatari, sono necessarie ulteriori iniziative da parte delle piattaforme online, in particolare per quanto riguarda il conferimento di maggiori possibilità di azione ai consumatori e l’impegno a conferire tali mezzi alla comunità dei ricercatori”.

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