Ue: audizioni commissari. Gentiloni, priorità a crescita sostenibile e inclusiva, lavoro, lotta all’evasione. Flessibilità nei conti pubblici “quando necessaria”

Bruxelles, 3 ottobre: audizione di Paolo Gentiloni

(Bruxelles) “Un programma ambizioso e condiviso” è quello che Paolo Gentiloni intende approntare se diventerà Commissario per l’economia. Lo ha dichiarato nella sua dichiarazione di apertura stamane all’audizione di fronte alle Commissioni parlamentari chiamate a vagliare la sua candidatura. Sfide diverse confrontano i Paesi nell’Ue, “ma ovunque si manifesta la contraddizione tra la crescita economica e la sua insufficiente sostenibilità sociale e ambientale”. Quindi “ambizioso deve essere il nostro programma per raggiungere nuovi obiettivi”. “Non possiamo fermarci, mentre il mondo intorno a noi è in movimento”, ha detto Gentiloni citando in francese Jean Monnet. Numerosi i riferimenti e le rassicurazioni rispetto al suo “impegno per l’Europa”, e al suo “entusiasmo”. Il possibile commissario per l’economia ha descritto poi le quattro priorità della sua agenda: in cima c’è “lavorare per la crescita sostenibile e inclusiva”, che significa per Gentiloni una lunga lista di iniziative, come “integrare gli obiettivi sostenibili nel semestre europeo”, colmare disuguaglianze sociali e ridurre il gender gap, introdurre uno “schema di assicurazione per la disoccupazione che offra protezione per i cittadini nei momenti difficili”, lanciare “InvestUe, piano di investimenti sostenibili per rendere l’economia verde”, costruire un sistema di tassazione che guidi i consumatori e produttori a uno stile di vita sostenibile.
In questo elenco ha inserito anche il controllo dell’applicazione del Patto di stabilità e crescita per assicurare la sostenibilità dei conti”, e ha dichiarato che sarà “flessibile quando necessario”, per “consentire alle politiche di bilancio di creare stabilità e promuovere gli investimenti”, sebbene lavorare per “la riduzione del debito pubblico” sarà uno dei suoi obiettivi. Nel programma di Gentiloni c’è poi il “contributo europeo alla riforma del sistema fiscale internazionale”, la “lotta alle frodi e all’evasione fiscale”, l’aggiornamento dell’Unione doganale rispetto al contesto nuovo. Negli impegni promessi da Gentiloni anche l’indipendenza di Eurostat, il dialogo costante con le commissioni parlamentari e l’invito a “evitare che le differenze alimentino pregiudizi e si cristallizzino al punto da fermare il nostro cammino”.

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