Certosa di Trisulti: il vescovo di Anagni dopo la revoca della concessione alla fondazione sovranista, “chiederemo al ministero che l’affidi alla diocesi”

“Tiriamo un sospiro di sollievo e puntiamo alla possibilità, assieme ad altre istituzioni, di chiedere al ministero che la certosa di Trisulti ci venga affidata”. Lo dice mons. Lorenzo Loppa, vescovo di Anagni-Alatri, alla luce della notizia secondo cui il ministero per i beni e le attività culturali ha annullato la concessione dello storico monastero, prima certosino e poi cistercense, al Dignitas Humanae Institute. La fondazione statunitense, considerata vicina a Stephen Bannon, ex capo stratega di Trump, aveva ottenuto la gestione del luogo nel comune di Collepardo (Fr), diocesi di Anagni, nel 2018 e avrebbe voluto crearvi un centro di formazione di stampo sovranista. Il provvedimento ministeriale è arrivato dopo verifiche da cui è risultato che “l’associazione non risultava in possesso dei requisiti richiesti dal bando per la concessione a privati di immobili del demanio culturale dello Stato”, si legge sul sito del Mibac, che a maggio aveva rilevato inadempienze, tra l’altro, rispetto alla personalità giuridica dell’ente, alla promozione dei beni culturali tra gli scopi statutari, al pagamento del canone di concessione e agli obblighi di manutenzione. “La certosa di Trisulti da 800 anni è un faro di fede, preghiera, umanità e vita e vogliamo che riprenda vigore e slancio la sua testimonianza”, prosegue mons. Loppa, che rispetto alla possibilità che il ministero affidi la gestione materiale e spirituale del luogo alla diocesi conclude: “Non c’è nessun diritto, nessuna prelazione, però vogliamo essere considerati alla stessa stregua di altre istituzioni e gruppi”.

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