Rifiuti: Istat, il 68,2% delle famiglie ritiene di sostenere un costo elevato per la raccolta. Aumenta chi differenzia

Anche nel 2018 resta elevata e in linea con l’anno precedente la quota di famiglie che reputano elevato il costo dei rifiuti (68,2%) mentre il 28,2% lo definisce adeguato e solo lo 0,7% lo valuta basso. Lo comunica oggi l’Istat diffondendo i dati relativi alla “Raccolta differenziata dei rifiuti: comportamenti e soddisfazione dei cittadini e politiche nelle città” riferiti al biennio 2017-2018.
“Il costo del servizio – spiega l’Istat – è giudicato meno soddisfacente nelle aree dove non c’è ancora una diffusione ottimale dei vari servizi di raccolta differenziata dei rifiuti. Le famiglie residenti nelle Isole sono le più insoddisfatte (il 79,4% reputa il costo elevato), quelle del Nord-ovest le meno critiche (costo elevato per il 58,9%)”.
Tra il 2017 e il 2018 è aumentata la quota di famiglie che hanno differenziato i rifiuti. Si passa dall’85,0% delle famiglie che nel 2017 dichiarano di differenziare i contenitori in plastica all’87,1% nel 2018. I contenitori in vetro erano già differenziati di più rispetto agli altri tipi di rifiuti e mostrano ulteriori aumenti: dall’84,1% nel 2017 all’85,9% nel 2018. La carta presenta un andamento simile a quello del vetro: differenziata con continuità nel 84,8% dei casi nel 2017, raggiunge l’86,6% nel 2018. La raccolta delle batterie esauste mostra invece una sostanziale stabilità nel 2018
Per quanto riguarda il servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti, si stima che nel 2018 circa il 66% delle famiglie italiane sia stata servita. In media, il livello di soddisfazione del servizio è buono: si definiscono “molto soddisfatte” il 25,3% delle famiglie, quota che sale al 31% per quelle residenti nel Nord-ovest e al 33,4% per quelle del Nord-est. Nelle altre ripartizioni geografiche la soddisfazione per il servizio è decisamente più bassa: 19,4% nel Centro, 17,7% al Sud, 21,9% nelle Isole.
Per migliorare la partecipazione alla raccolta differenziata l’84,9% delle famiglie intervistate indica come soluzione l’introduzione di detrazioni o agevolazioni fiscali, il 72,5% la presenza di maggiori garanzie di un effettivo riciclo e il 65% la presenza di sanzioni/multe per chi non differenzia i rifiuti. Tali quote assumono valori più elevati al Sud e nelle Isole (in particolare in Sicilia), ossia nei territori in cui la diffusione della raccolta differenziata – sia porta a porta sia tramite cassonetti o stazioni ecologiche – è ancora in ritardo.

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