Gioco d’azzardo: Fiasco (Osservatorio Regione Lazio), “inaccettabile dire che allarme sociale è eccessivo”

“Inaccettabile messaggio”: così l’Osservatorio della Regione Lazio, presieduto dal sociologo Maurizio Fiasco, bolla il report su “Gioco pubblico e dipendenze”, realizzato da un istituto privato di ricerca. “È inaccettabile il messaggio complessivo che tale istituto intende inviare alle amministrazioni locali, non disgiunto da una squalificazione della rete dei servizi pubblici delle dipendenze. Un messaggio non supportato né da dati congruenti né, tanto meno, da adeguata cautela tecnico-scientifica. Appare paradossale e priva di senso, a esempio, l’affermazione del report che ‘l’allarme sociale intorno alle dipendenze da gioco sia eccessivo o, quanto meno, sovrastimato rispetto a quello che dovrebbe essere espresso relativamente ad altre e più incidenti dipendenze’”.
Al contrario, denuncia Fiasco, “i servizi sanitari locali, i Comuni e la società civile del Lazio sono oggi schiacciati dalla pressione esercitata con 15.769 punti di distribuzione, ai quali si cumulano, talvolta sovrapponendosi, 6.505 locali con slot machine (Awp e Vlt) per un complesso di 51 forme di gioco d’azzardo in commercio nei Comuni. Ben 32.500 apparecchi automatici rastrellano un consumo lordo di gioco d’azzardo pari a 4 miliardi e 874 milioni di euro, contribuendo all’iperbolica esposizione a un acquisto pericoloso complessivo per 7 miliardi e 818 milioni (con istallazioni su sede fisica) e di altri tre miliardi via on line”. Se intanto si constata “un primo accenno di frenata alla crescita del fenomeno”, “ciò si deve alle regolamentazioni adottate da un nutrito gruppo di comuni del Lazio, a cominciare proprio da Roma Capitale”. E di questo approccio, l’Osservatorio auspica “la generalizzazione in tutti i 378 municipi delle cinque province”.
Mentre si sta completando la ricognizione sull’attività di cura e prevenzione dei Servizi territoriali delle dipendenze, l’Osservatorio evidenzia che “le misure di contenimento dell’induzione al gioco d’azzardo sono ritenute assolutamente necessarie, proprio da parte delle qualificate professionalità impegnate nella clinica di questa nuova patologia in forte espansione”.

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