Clima: Oxfam, nel 2018 investiti oltre 933 miliardi di dollari in fonti fossili. Manca la metà delle risorse per finanziare il Fondo globale. Italia non si tiri indietro

A livello globale, solo nel 2018, gli investimenti in energia da fonti fossili come petrolio, gas e carbone hanno superato i 933 miliardi di dollari, ossia circa 100 volte la quota che i paesi più ricchi dovrebbero destinare per supportare i processi di gestione del rischio e adattamento ai cambiamenti climatici che si abbattono sempre più devastanti, sulle comunità nei Paesi più poveri. È l’allarme lanciato oggi da Oxfam in occasione dell’apertura del summit di Parigi sul Fondo globale per il clima, che fotografa gli impegni insufficienti e le promesse non mantenute dai paesi più ricchi per sostenere l’adattamento alla crisi climatica dei paesi in via di sviluppo. Un impegno di stanziamento che al momento è fermo a 7,5 miliardi di dollari di finanziamenti nei prossimi quattro anni, ossia a poco più della metà di quanto Oxfam stima necessario a sostenere le oltre 300 azioni e progetti, già in cantiere, che potrebbero essere messe in campo nei paesi più poveri, per mitigare la crisi climatica al fianco delle comunità più vulnerabili. Nel dettaglio, secondo Oxfam, Canada, Austria e Paesi Bassi hanno contribuito per un terzo di quello che potrebbero; l’Australia ha dichiarato che si unirà agli Stati Uniti e si rifiuterà di fornire nuovi fondi in occasione del summit di Parigi; Giappone, Italia, Svizzera, Belgio, Finlandia, Portogallo e Nuova Zelanda devono ancora annunciare il loro contributo. Per Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia, “il Green Climate Fund è un’ancora di salvezza per i paesi poveri che hanno bisogno di aiuti immediati”. Di qui l’appello a tutti i paesi più ricchi a contribuire con quella giusta quota di investimenti, che potrebbe fare la differenza tra vita e morte per tantissimi. Chiediamo inoltre al Governo italiano, che si sta impegnando in positive politiche per l’ambiente con il Decreto clima, di non tirarsi indietro”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo

Informativa sulla Privacy