Sinodo per l’Amazzonia: mons. Cabrejos Vidarte, per il dopo-Sinodo “un organismo ecclesiale permanente”

(foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Un organismo ecclesiale permanente che riunisca i popoli panamazzonici”. È il progetto per il “dopo-Sinodo” annunciato, rispondendo alle domande dei giornalisti, da mons. Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, arcivescovo di Trujillo, presidente Conferenza episcopale del Perù e presidente del Celam. Durante il briefing di oggi sul Sinodo per l’Amazzonia in Sala stampa vaticana, mons. Cabrejos ha illustrato la necessità di “creare un organismo specifico che dovrà occuparsi di mettere in pratica le decisioni prese dal Sinodo”. “Abbiamo ricevuto mandato di ristrutturare il Celam dopo 60 anni di attività”, ha annunciato inoltre il presule, soffermandosi poi – come tutti i relatori di oggi – sull’emergenza climatica come emergenza planetaria. “C’è una preoccupazione evidente per i cambiamenti climatici”, ha affermato citando il “ritardo” della comunità internazionale nell’applicare l’Accordo di Parigi. “Nella Cop 25, in programma a dicembre in Cile, sarà importante insistere su un impegno per la casa comune: c’è una connessione tra l’Amazzonia e i cambiamenti climatici”.

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