Notizie Sir del giorno: Johnson scrive a Juncker su Brexit, Papa su evangelizzazione, mons. Grech nominato pro-segretario generale del Sinodo, migranti in Turchia, mons. Gallagher a simposio dignità umana, manifestazioni in Iraq

Brexit: lettera del premier Johnson a Juncker per un compromesso

Il premier britannico Boris Johnson ha scritto al presidente della Commissione Jean-Claude Juncker una lettera per presentare “un ragionevole compromesso” che permetta di uscire dallo stallo di un accordo negoziato ma bocciato tre volte da Westminster, e per evitare un Brexit senza regole. La proposta di Johnson è di “rimuovere” il backstop per il confine irlandese, cioè quel confine fluido che “funzionerebbe come un ponte per una futura relazione con l’Ue tale per cui il Regno Unito sarebbe strettamente integrato nei regolamenti delle frontiere Ue”: sarebbe “un ponte verso il nulla” perché il governo Johnson intende definire relazioni future “su un accordo di libero scambio in cui il Regno Unito” abbia il pieno controllo sulle proprie politiche commerciali e le proprie frontiere. La proposta avanzata da Johnson oggi prevede invece la creazione di una zona unica per l’isola d’Irlanda, “senza controlli, sulla base della garanzia che le regole per le merci nell’Irlanda del Nord siano le stesse che nel resto dell’Ue”. Un periodo di transizione permetterebbe di stipulare accordi tra le due Irlande, che consenta all’Irlanda del Nord di entrare a far parte del territorio doganale britannico. (clicca qui)

Papa Francesco: udienza, “evangelizzazione è lasciarsi portare dallo Spirito Santo”

“Come disse Papa Benedetto all’inizio del Sinodo sulla Parola di Dio, ‘l’esegesi, la vera lettura della Sacra Scrittura, non è solamente un fenomeno letterario… È il movimento della mia esistenza’”, ha ricordato Francesco nella catechesi dell’udienza generale odierna. “Entrare nella Parola di Dio – ha spiegato – è essere disposti a uscire dai propri limiti per incontrare Dio e conformarsi a Cristo che è la Parola vivente del Padre”. Commentando l’incontro del diacono Filippo con il funzionario della regina d’Etiopia, il Papa si è chiesto: “Chi è dunque il protagonista del quarto canto del servo del Signore, che il funzionario etiope stava leggendo? Filippo offre al suo interlocutore la chiave di lettura: quel mite servo sofferente, che non reagisce al male con il male e che, pur se considerato fallito e sterile e infine tolto di mezzo, libera il popolo dall’iniquità e porta frutto per Dio, è proprio quel Cristo che Filippo e la Chiesa tutta annunciano!”. (clicca qui)

Sinodo dei vescovi: mons. Mario Grech nominato pro-segretario generale

Papa Francesco ha nominato pro-segretario generale del Sinodo dei vescovi, mons. Mario Grech, finora vescovo di Gozo (Malta). Ne dà notizia oggi “L’Osservatore Romano”, specificando che, “nominato anche amministratore apostolico della sua diocesi di Gozo sino alla provvista di un nuovo ordinario, mons. Grech, nell’assumere l’incarico, affiancherà il cardinale segretario generale Lorenzo Baldisseri, per prendere conoscenza diretta dell’istituzione sinodale e dei suoi componenti, e acquisire consapevolezza dei processi e delle istanze di competenza. La nomina ha dunque un effettivo significato sinodale, in quanto il vescovo Grech viene chiamato a ‘camminare fianco a fianco’ con il cardinale Baldisseri”. (clicca qui)

Turchia: mons. Russel (nunzio), “accordo con Ue su migranti funziona poco”

Negli ultimi anni la Turchia ha accolto 4 milioni di rifugiati e migranti, tra cui 3.370.000 siriani. L’accordo del 2016 tra Ue e Turchia “messo in discussione in questi giorni, ha però funzionato poco, e il principale ostacolo è la lentezza della burocrazia greca: solo 12.489 rifugiati siriani sono stati reinsediati in Europa (4.313 in Germania, 3.608 in Olanda, 1.401 in Francia e 1.200 in Francia) mentre da un mese gli sbarchi in Grecia sono aumentati del 17%. Solo 1.446 siriani sono Stati riportati in Turchia nel biennio 2016-2018. Sui 6 miliardi di euro promessi dall’Ue la Turchia ne ha ricevuto solo la metà, mentre ha speso per rifugiati e migranti 40 miliardi di dollari in 8 anni”. Le cifre sono state fornite oggi a Istanbul da mons. Paul Russel, nunzio apostolico in Turchia, in apertura del Migramed 2019, l’incontro annuale promosso da Caritas italiana con i rappresentanti delle Caritas diocesane e delle Caritas del Mediterraneo. Oltre 100 i partecipanti all’incontro, che durerà fino al 4 ottobre. Il nunzio ha precisato che il governo turco, pur essendo laico, “controlla la religione in ogni sua manifestazione”, anche i sermoni del venerdì e la costruzione delle moschee, oggi 80.000 edifici a fronte di 70 milioni di abitanti. Sul fronte dell’accoglienza mons. Russel ha ricordato una prima esperienza di corridoio umanitario dalla Turchia: lo scorso anno 4 famiglie siriane cristiane sono state accolte dalle diocesi di Bari, Altamura, Bergamo e Como. (clicca qui)

Dignità umana: mons. Gallagher, “promuovere libertà religiosa, combattere tratta, offrire assistenza umanitaria”

Promuovere la libertà religiosa; combattere la tratta; fornire assistenza umanitaria. Sono le questioni al centro del simposio in corso in Vaticano, “Percorsi per raggiungere la dignità umana: collaborare con organizzazioni basate sulla fede”, co-sponsorizzato dalla Sezione per le relazioni con gli Stati della Segreteria di Stato e dall’Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede e che vede la presenza del segretario di Stato americano Mike Pompeo. Nel suo intervento di apertura, il segretario per i rapporti con gli Stati, l’arcivescovo Paul Richard Gallagher, ha sottolineato che l’iniziativa è “uno dei numerosi eventi chiave organizzati per celebrare il 35° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Stati Uniti d’America”. “Come affermato da Papa Francesco a Rabat ‘la libertà di coscienza e la libertà religiosa sono indissolubilmente legate alla dignità umana’”, ha esordito Gallagher, ma purtroppo questo principio “è minacciato”. Di qui il richiamo alla dichiarazione congiunta sulla “Fraternità umana” firmata ad Abu Dhabi lo scorso 4 febbraio da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, e l’importanza dell’impegno congiunto per promuovere libertà religiosa e di coscienza da parte di autorità politiche, leader religiosi, organizzazioni basate sulla fede e organizzazioni della società civile. (clicca qui)

Iraq: Nissan (direttore Caritas), “diritti si infrangono contro una dilagante corruzione”

“Dimostranti sono in piazza Tahrir a manifestare per chiedere la fine della corruzione e riforme. Molte strade risultano bloccate a Baghdad. La gente chiede lavoro per ripartire con una nuova vita. Tantissimi giovani. Ma i loro diritti si infrangono contro una corruzione dilagante”. Dalla capitale irachena Nabil Nissan, da 11 anni direttore Caritas Iraq, racconta al Sir “questi giorni concitati di proteste che purtroppo hanno provocato morti e feriti”. Le proteste stanno dilagando un po’ in tutto il Paese, a Baghdad, Najaf, Bassora, Nassiriya, Kirkuk, Mosul. “Il vero male dell’Iraq oggi è la corruzione le cui conseguenze negative si riversano sulla vita di tutti i giorni della popolazione. La corruzione nega i diritti delle persone, crea povertà, blocca lo sviluppo”. Tangenti e clientelismo: sono questi i nemici degli iracheni preoccupati anche “dall’instabilità politica, dalla presenza delle milizie paramilitari che hanno combattuto l’Isis, dalla mancanza di sicurezza”. Le sfide sono tante come testimoniano i numeri: “la disoccupazione è al 22% e riguarda in particolare i giovani, 1,7 milioni di sfollati interni, 3 milioni di disabili, 1,5 milioni di orfani, più di 1 milione di donne divorziate”. (clicca qui)

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo

Informativa sulla Privacy