Politica: Rinascita cristiana, “necessario un impegno dei cristiani nella sfera pubblica”

Davanti “all’incapacità di trovare risposte comuni alle grandi sfide sociali, climatiche e politiche del nostro tempo”, Rinascita Cristiana rilancia la necessità di un impegno dei cristiani nella sfera pubblica. Lo fa attraverso “La dimensione pubblica della fede”, il Piano di lavoro che sarà presentato nell’ambito del Convegno nazionale dei responsabili di città e degli animatori sul tema: “La fede tra privato e pubblico: una strada da percorrere insieme” in programma a Roma dal 18 al 20 ottobre. “Le migliori energie sociali dei cattolici si sono lentamente incanalate nel volontariato, disertando l’impegno politico e culturale. Invece di favorire il dialogo tra i diversi orientamenti sui problemi emergenti, chiamando tutti a confrontarsi con il Vangelo, s’è preferito, per evitare spaccature nelle comunità, passare sotto silenzio le questioni politiche, come se esse potessero prescindere dalla fede e dalle esigenze di un progetto di vita evangelico”, rileva Serena Grechi, responsabile nazionale di Rinascita Cristiana. “La fede sembra svaporata e ripiegata nell’intimismo e nell’individualismo”, le fa eco la segretaria nazionale, Francesca Sacchi Lodispoto, sottolineando che “assai poco negli ultimi tempi si è sentita la voce dei cristiani, sia singoli che associati, sia di fronte a scelte sociali disumane sia in favore di progetti di umanità condivisi”. Il Piano di lavoro sarà illustrato durante il Convegno che si aprirà venerdì 18 con la relazione del gesuita padre Giuseppe Riggio di Aggiornamenti Sociali. La giornata di sabato vedrà l’intervento di mons. Mario Meini, vescovo di Fiesole e vice presidente della Cei, e domenica la riflessione proposta dalla biblista Rosanna Virgili.

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