Ocean Viking: volontari Sos Mediterranée e Msf, “stanno cambiando i rapporti tra Ong e istituzioni italiane. Ci hanno chiesto intervento di ricerca naufraghi” il 7 ottobre

Rispetto all’immediato passato qualcosa sta cambiando nel rapporto tra Ong e istituzioni nazionali. Lo affermano i volontari di Medici senza frontiere e della Sos Mediterranée, incontrando i giornalisti durante le operazioni di sbarco dei 176 migranti della Ocean Viking, nel porto mercantile di Taranto. “Rispetto al passato ci sono cambiamenti. Mentre siamo partiti da Marsiglia, procedendo verso la zona Sar Libica, passando vicino Lampedusa, in quel lunedì 7 ottobre che ormai è rimasto impresso nella storia per il naufragio di un’imbarcazione, le autorità italiane ci hanno chiesto di intervenire, di partecipare alla ricerca di eventuali sopravvissuti. È stato un grande passo in avanti per noi essere ingaggiati in una ricerca direttamente dalle autorità. È accaduto anche con le autorità libiche. Ci hanno chiesto aiuto. Se veniamo ingaggiati in questa tipologia di ricerche e soccorso dalle autorità marittime significa che comunque c’è bisogno di più navi nella zona, perché evidentemente si accorgono che si continua a morire in mare”. In realtà, “dovrebbe essere sempre così: in caso di soccorso e in caso di richiesta di aiuto in mare, tutte le navi a disposizione dovrebbero essere ingaggiate indipendentemente dall’essere Ong. Si parla di vite umane ed è un diritto marittimo salvarle. Anche per questo continueremo la nostra missione”.

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