Filippine: suor Mary John Mananzan (missionaria), “stanno uccidendo la nostra terra. Vogliamo una spiritualità ecologica”

Suor Mary John Mananzan è un missionaria benedettina filippina che si definisce “attivista femminista”: lotta contro la crisi ecologica provocata nelle Filippine dalle attività estrattive, dalla deforestazione, la pesca distruttiva, le emissioni tossiche, i rifiuti, l’inquinamento. È lungo l’elenco illustrato oggi pomeriggio a Roma durante la conferenza stampa promossa a Radio Vaticana dal Cidse, la rete internazionale delle associazioni di sviluppo cattoliche, con sede a Bruxelles, in collaborazione con Focsiv, Repam, Globale climate catholic movement e il supporto del Dicastero vaticano per la comunicazione. Suor Mary ha raccontato della ricchissima biodiversità della flora e della fauna del suo Paese costituito da oltre 7000 isole, “un tempo erano tutte foreste, ora rappresentano solo l’8% del territorio”. “Le attività minerarie portano via risorse agli indigeni – ha detto – e l’esercito anziché difenderli aiuta le multinazionali. Tante specie vegetali si sono estinte a causa della distruzione dei boschi, per non parlare della barriera corallina, delle attività di pesca illegale con la dinamite per cercare pesci tropicali per gli acquari”. “Stiamo uccidendo la terra, il nostro mondo”, ha affermato la battagliera suora, che ha affiancato le lotte dei lavoratori che venivano repressi dalle forze dell’ordine durante gli scioperi. Suor Mary ha fondato diverse organizzazioni femministe, aziende agricole, scuole, lavora a fianco dei popoli indigeni per proteggerli dal land grabbing (accaparramento di terre) e si batte a 360 gradi a favore di quella che definisce “ecogiustizia”: “Siamo a favore di uno stile di vita semplice. Vogliamo creare una spiritualità ecologica basata sul rispetto del creato”.

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