Diocesi: Aversa, venerdì 18 riapre al culto la restaurata chiesa di San Domenico, inagibile dal terremoto del 1980

Venerdì 18 ottobre riapre al culto la restaurata chiesa di San Domenico, un giorno a lungo atteso dall’intera comunità aversana. L’appuntamento è fissato per le 11, presso piazza Plebiscito, largo antistante la stessa chiesa di San Domenico. Presenzieranno, tra gli altri, all’evento mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa; padre Francesco La Vecchia, priore della Provincia domenicana di S. Tommaso d’Aquino in Italia; Alfonso Golia, sindaco di Aversa; Angelo Carbone, direttore generale del Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno; Raffaele Ruberto, prefetto di Caserta; Salvatore Buonomo, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento. Ad introdurre e moderare gli interventi sarà mons. Ernesto Rascato, incaricato regionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale campana.
Dal terremoto del 23 novembre 1980 la chiesa di San Domenico è rimasta chiusa per inagibilità. “Negli decenni successivi – si legge in una nota della diocesi di Aversa – si sono registrati continui furti di diverse opere d’arte, come i dipinti di scuola del Solimena e numerose sculture marmoree, con saccheggio di altari e del monumentale organo a canne. Negli ultimi anni, grazie all’interessamento dei vari enti e alla spinta dall’Ufficio diocesano per i beni culturali di Aversa, di concerto con i Carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio artistico, è stato possibile recuperare ricollocare in situ numerose opere che erano state trafugate. Oggi, dopo una lunga campagna di restauro ad intermittenza, il monumentale tempio domenicano viene riaperto al culto e alla fruizione della cittadinanza”.
I lavori di restauro della vasta copertura (tetto e soffitto ligneo) e della complessa facciata della chiesa sono stati realizzati con interventi e finanziamenti del ministero Lavori pubblici-Provveditorato alle opere pubbliche e del ministero Beni culturali-Soprintendenza ai beni culturali di Caserta e Benevento, con contributo anche del Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno.
L’intervento di messa in sicurezza della chiesa con il restauro artistico dell’interno è stato realizzato grazie all’associazione di volontariato “I Normann”, che si è impegnata alla riapertura al culto riuscendo a reperire i fondi necessari da diversi sponsor.

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