Siria: Ue condanna azione militare della Turchia. “Salvaguardare unità e sovranità” del Paese. Civili pagano il prezzo della guerra

(Bruxelles) Cessazione immediata delle azioni militari nel nord della Siria; ricerca di una soluzione politica al conflitto; avanti con l’embargo di armi. I ministri degli esteri dell’Unione europea, riuniti a Lussemburgo, hanno emesso una posizione comune sulla Turchia che usa il metodo del bastone e della carota. Il Consiglio Ue anzitutto “esorta nuovamente la Turchia a cessare la sua azione militare unilaterale nella Siria nordorientale e a ritirare le sue forze”. I Paesi Ue “condannano l’azione militare della Turchia che mina gravemente la stabilità e la sicurezza dell’intera regione, causando un aumento della sofferenza dei civili e ulteriori migrazioni e ostacolando gravemente l’accesso all’assistenza umanitaria”. Tutto ciò “rende molto più difficili le prospettive del processo politico guidato dalle Nazioni Unite per raggiungere la pace in Siria. Inoltre mina significativamente i progressi compiuti finora dalla coalizione globale per sconfiggere il Daesh, sottolineando che il Daesh rimane una minaccia alla sicurezza europea e alla sicurezza turca, regionale e internazionale”. L’Unione europea conferma di essere “impegnata per l’unità, la sovranità e l’integrità territoriale dello stato siriano”.

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