Card. Newman: mons. Miragoli (Mondovì), “uomo in ricerca, uomo di preghiera. Un esempio che ci raggiunge ancora oggi”

“Il card. Newman fu anzitutto un uomo in ricerca. Per lui non si potrebbe credere senza cercare. La fede in Dio richiede una sana curiosità che fa aprire gli occhi sulla realtà e spinge a uscire da se stessi per mettersi in movimento. Chi crede non si accontenta di mezze risposte e mezze verità: la Grazia del Signore lo provoca a guardare in profondità fino a trovare la verità tutta intera”. Così il vescovo di Mondovì (Cn), mons. Egidio Miragoli, nell’omelia pronunciata in occasione della celebrazione della messa di ringraziamento per la canonizzazione di John Henry Newman che si è tenuta nella chiesa di San Filippo-santuario del SS. Nome di Maria domenica 13 ottobre, in continuità con la celebrazione in Piazza San Pietro.
“Il desiderio di stringere una relazione il più possibile intensa e coinvolgente con il Signore – ha detto mons. Miragoli – è ciò che fa del card. Newman anche un uomo di preghiera”. Ricordando l’omelia di Papa Benedetto XVI in occasione della beatificazione del presule inglese e la figura del lebbroso che ringrazia Gesù nel Vangelo della domenica, il vescovo ha sottolineato che questo personaggio evangelico “incarna lo stesso desiderio di entrare in intima comunione con il cuore di Dio che ha animato costantemente la spiritualità di Newman. Una spiritualità mai astratta e ritualistica, bensì sempre tesa a stabilire un dialogo orante con Cristo”.
Il card. Newman, ha concluso mons. Miragoli, “intendeva e realizzava il ministero come servizio a Dio e agli altri, o meglio: a Dio attraverso gli altri”. Un esempio che “ci raggiunge ancora oggi, affunché la sua testimonianza continui ad essee fresca fonte di ispirazione per la nostra ricerca, la nostra preghiera, la nostra azione pastorale”.

 

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