Economia: Tarantola, “iniettare nel modello prevalente uno sviluppo dal volto umano”

(Bologna) “Oggi vogliamo ragionare su come all’interno di quello che è ancora il modello economico prevalente si possano iniettare delle considerazioni della persona, dell’umano, come elemento fondamentale per uno sviluppo che abbia un volto umano. Un cammino di questo genere si può realizzare lavorando tutti insieme: persone, imprenditori, politica, istituzioni, società civile, Chiesa”. Lo ha detto Anna Maria Tarantola, presidente della Fondazione nell’ambito del convegno annuale degli aderenti italiani della Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice, in corso di svolgimento nel convento di S. Domenico a Bologna.
Sul tema della sostenibilità, Tarantola ha citato la presa di posizione dei 181 amministratori delegati e Ceo statunitensi che hanno deciso di porsi come obiettivo non più il profitto ma l’attenzione per persone e ambiente, con il loro scritto che “rispecchia i contenuti di Laudato si’ e Centesimus Annus”. La presidente della Fondazione però ha anche sottolineato la differenza tra sostenibilità e sviluppo dal volto umano: “Non sono la stessa cosa, lo sviluppo richiama la Dottrina sociale della Chiesa, richiama a un’economia inclusiva, rispettosa della persona che si prende cura di tutti – poveri, esclusi, emarginati – e di tutto il creato. L’ecologia integrale che ci indica Papa Francesco”. Infine, a proposito del cambiamento più volte richiamato da Papa Francesco, ha affermato: “Deve essere a livello personale, certo ma aggiungo anche nei rispettivi ambiti di lavoro e nelle istituzioni. Noi che siamo qui oggi possiamo dare l’esempio, fare testimonianza. E dobbiamo ricordare che a questo cambiamento si associa la responsabilità”, ha concluso Tarantola.

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