Unione europea: Mattarella, “superare diffidenze reciproche per completare l’unione economica e monetaria”

(Foto: Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“L’integrazione economico- finanziaria per l’Unione è sempre stato un terreno fondamentale e impervio, caratterizzato da sperimentazioni costanti. L’unione economica e monetaria è una sorta di cartina tornasole, di elemento di valutazione della condizione della costruzione europea e indica, in realtà, la fragilità di questa costruzione”. Lo ha affermato questa mattina ad Atene il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla prima sessione di lavoro della XV Riunione informale dei Capi di Stato del Gruppo Arraiolos. Il Capo dello Stato ha rilevato come “gli ultimi anni hanno manifestato come l’unione economica e monetaria nell’Unione sia un cantiere aperto: la sua architettura ha bisogno di essere completata, consolidata con la stabilità economica e il benessere per i nostri cittadini, facciano parte o non della zona dell’euro, perché le economie sono strettamente intrecciate”.
“Di fronte a un orizzonte internazionale che volge verso prospettive negative, con grandi tensioni commerciali crescenti e con una congiuntura economica che evolve negativamente”, per Mattarella “la dicotomia che sovente viene sottolineata nella vita dell’Unione, tra riduzione dei rischi e condivisione dei rischi, è artificiale”. “Le due esigenze, i due obiettivi, in realtà, si rafforzano l’un l’altro”, ha sottolineato, aggiungendo che “dobbiamo sforzarci di superare le diffidenze reciproche e capire che su questo piano, su questo tema, con la riforma dell’unione economica e monetaria e il suo completamento si ha l’occasione per mettere in campo il valore aggiunto dell’integrazione e dell’unione europea”.

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