Sinodo per l’Amazzonia: il presidente colombiano Duque scrive al Papa e ai partecipanti. “Sviluppo umano e priorità ad emarginati”

Il presidente della Repubblica della Colombia, Iván Duque Márquez, ha inviato a Papa Francesco e ai padri sinodali una lettera, datata 4 ottobre, festa di San Francesco, esprimendo il proprio appoggio al Sinodo per l’Amazzonia e manifestando l’impegno del suo governo per i territori amazzonici colombiani.
Il contenuto della lettera è pervenuto oggi al Sir. Duque scrive di voler condividere, da capo di governo e da “laico cattolico” alcuni temi legati al Sinodo, pur “non essendo usuale che un Capo di Stato si rivolga a un Sinodo episcopale”, considerando “l’importanza del tema per l’intera umanità”, così come “la dimensione globale della sua convocazione” e il fatto che la Colombia è il secondo Paese per estensione di territorio amazzonico.
Il presidente colombiano porta all’attenzione del Sinodo il Patto per l’Amazzonia firmato il 6 settembre a Leticia (Colombia) dai Governi dei Paesi amazzonici, chiedendo che i suoi contenuti siano tenuti in conto dall’assemblea sinodale. E ricorda che dal 2017 il processo di deforestazione, in Colombia, è diminuito del 10%. Duque rivendica di aver agito in 13 mesi di governo sulla linea degli appelli rivolti ai governanti da Papa Francesco: “Stiamo specialmente pensando sia alle persone che vivono in quei territori, sia alla responsabilità e alla cura che compete a tutti i popoli rispetto a questa splendida e fondamentale regione del mondo”.
Prosegue il presidente: “Il popolo colombiano, credenti e non credenti, ha ricevuto con piacere le sue riflessioni, Papa Francesco, e il suo invito a promuovere uno sviluppo umano integrale, a partire da un rapporto dialogo e fraterno con la natura”. Inoltre, “considero fondamentale per tutta la regione panamazzonica che, nella costruzione di politiche accurate per la sua conservazione e protezione come patrimonio naturale, si conti sulla voce di coloro che da questa regione soffrono maggiormente condizioni di emarginazione”. Duque ricorda di aver manifestato questa convinzione intervenendo lo scorso 12 agosto all’assemblea plenaria dei vescovi colombiani, in un incontro al quale partecipavano anche indigeni e campesinos.

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