Giornata delle bambine e delle ragazze: Save the Children, nel mondo una su dieci ha subìto uno stupro

A oggi 120 milioni di ragazze in tutto il mondo, una su 10, hanno subito stupri o altri atti sessuali forzati, fino al 30% dei minori legati a gruppi armati sono ragazze, utilizzate spesso come schiave sessuali. Entro quest’anno 12 milioni di ragazze saranno coinvolte in matrimoni precoci (un matrimonio ogni tre secondi) e solo quest’anno 2,4 milioni di ragazze (4 ogni minuto) si sposeranno prima di aver compiuto i 15 anni. In particolare, quelle che vivono in Paesi colpiti da conflitti o altre crisi umanitarie sono spesso le più vulnerabili di tutte a diventare spose bambine. Sono i dati diffusi oggi da Save the Children, in occasione della Giornata internazionale delle bambine e delle ragazze che segnerà l’inizio delle celebrazioni “Pechino + 25”, a quasi 25 anni dalla Dichiarazione di Pechino della Piattaforma d’azione. Nel mondo, più di 1 ragazza su 3 (35%) nella propria vita ha subito violenze fisiche o sessuali dal partner o da altri uomini e tra le ragazze di età compresa tra 14 e 21 anni, il 66% ha subito un’attenzione sessuale o molestie indesiderate in un luogo pubblico. “In alcune parti del mondo, le violenze nei confronti di bambine e ragazze sono la quotidianità – afferma Daniela Fatarella, vicedirettore generale di Save the Children -. Stupri, violenze sessuali, matrimoni precoci, esclusione dall’educazione, mutilazioni genitali femminili sono solo alcune delle sofferenze alle quali vengono sottoposte. In particolare, chi vive in contesti di guerra è più esposto ad abusi di ogni genere. Eppure è proprio in questi contesti che troviamo le bambine e le ragazze più resilienti nonostante siano state costrette ad una vita di abusi e violenze. Qualche anno fa, abbiamo raccolto i disegni di alcune bambine e ragazze date precocemente in matrimonio per evitare che capitasse loro qualcosa di più atroce come essere rapite dalle milizie dell’Isis. Alcuni di quei disegni descrivevano la vita come fosse una prigione o addirittura alcune bambine si ritraevano in una bara con il vestito da sposa”. Per Save the Children, la Giornata internazionale sarà anche l’occasione per rilanciare la campagna “Stop alla guerra sui bambini”, che accende i riflettori sulle conseguenze delle guerre sui milioni di bambini che vivono in aree di conflitti.

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