Diocesi: Civita Castellana, potenziare l’Osservatorio povertà e risorse per fare rete con il territorio e incrementare le opere segno

Rilevare in maniera sistematica le povertà del territorio e il sistema di risposte messo in atto per contrastarle: sono gli obiettivi dell’Osservatorio povertà e risorse di Caritas Italiana, che la diocesi di Civita Castellana vuole potenziare nell’anno pastorale 2019-2020. Don Giuseppe Aquilanti è il direttore della Caritas diocesana. “In questi anni abbiamo invitato le Caritas dei centri più grandi ad attivare in ogni vicaria almeno un punto dell’osservatorio con i dati raccolti dai centri d’ascolto, usando il rilevatore Ospoweb di Caritas italiana – riferisce al Sir –. Quest’anno, il progetto formativo in programma da ottobre a giugno punta a completare il processo in ogni parrocchia, anche per incentivare il lavoro in rete con istituzioni e terzo settore e sviluppare opere segno nei diversi territori, così da sposare una logica di accompagnamento”. Famiglie che lasciano Roma per gli affitti alti, immigrati che si stabiliscono intorno a uno snodo ferroviario importante come Orte sono le situazioni di povertà emergenti nel territorio della diocesi di Civita Castellana, che, avendo una conformazione geografica con paesi molto distanti tra loro, promuove l’attivazione di servizi decentrati. “Abbiamo inaugurato domenica i nuovi locali della Caritas di Nepi. Stiamo lavorando a un nuovo centro per Fiano Romano. Abbiamo dei centri di servizi a Orte, Bracciano e Campagnano. A Nazzano Romano, una struttura di prima accoglienza della diocesi è stata trasformata in centro diurno per ragazzi autistici per rispondere a una necessità del territorio”, conclude il direttore della Caritas.

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