Crocifisso a scuola: mons. Pennisi (Monreale), “fenomeno di cultura e di civiltà, che ha reso la nostra società più capace di comprensione, accoglienza, perdono”

“Il ministro della Pubblica Istruzione ha sollevato un’inutile polemica con la proposta di togliere il Crocifisso dalle aule scolastiche, con il rischio che questo simbolo universale di fraternità venga strumentalizzato a livello politico e diventi un segno divisivo. Il ministro non può non tener conto dei vari pronunciamenti del Consiglio di Stato, della Corte Costituzionale e anche della Grande camera della Corte Europea dei diritti dell’uomo”. Lo sottolinea mons. Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, in una nota. “In particolare – aggiunge – la VI sezione del Consiglio di Stato, con la decisione n. 556 del 13 febbraio 2006, respinse un ricorso di chi che chiedeva la rimozione del crocefisso nelle aule scolastiche”.
Per il presule, “il Crocifisso è diventato un fenomeno di cultura e di civiltà e ha reso la nostra società più capace di comprensione, più capace di accoglienza, più capace di perdono”. Il Crocifisso, conclude mons. Pennisi, “non può essere strappato, prima che dalle mura delle nostre scuole o degli edifici pubblici, dal nostro cuore, perché è simbolo di una sofferenza offerta per amore, del nostro comune destino, della misericordia finale, dell’estrema consolazione, del reciproco perdono, segno di speranza e di solidarietà per tutti”.

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