Diocesi: Spoleto, presentato oggi il restauro di una statua lignea lesionata dai terremoti del 2016

Un’altra opera di fede e d’arte ferita dai terremoti del 2016, una statua lignea del ‘500 che era conservata nella sacrestia della chiesa parrocchiale di S. Pellegrino di Norcia, è stata recuperata. I lavori di restauro sono stati presentati oggi pomeriggio, nel salone dei vescovi del palazzo arcivescovile di Spoleto. L’opera è stata recuperata grazie all’iniziativa “Adotta un museo”, promossa da Icom Italia (International Council of Museums), a favore dei Musei danneggiati dai disastri naturali e ai fondi messi a disposizione della Regione Lombardia per mezzo del Museo Bagatti Valsecchi di Milano. Il costo del restauro è stato all’incirca di 10.000 euro. La statua, fin quando non verrà riposizionata nella chiesa di S. Pellegrino una volta ricostruita, sarà conservata nel Museo diocesano di Spoleto.

L’arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra, mons. Renato Boccardo, ha parlato di questo momento come “significativo per la nostra Chiesa, per la Valnerina, in particolare per la cara comunità di S. Pellegrino. Abbiamo il privilegio di essere i testimoni della restituzione graduale di queste belle opere, ma anche il compito di conservarle bene per trasmetterle a chi verrà dopo di noi. Siamo eredi di un immenso patrimonio artistico vivo, che racconta la storia di intere generazioni, di un popolo che per secoli si è identificato in esso. Questo restauro è la conferma che se uniamo le forze si fanno delle cose belle che alimentano la speranza delle persone provate dal terremoto”. Per Marica Mercalli, soprintendente all’Archeologia, alle Belle Arti e al Paesaggio dell’Umbria, “ogni restauro è una rinascita per l’opera e per il territorio che la esprime”.
Vittoria Garibaldi, coordinatore regionale Umbria di Icom Italia, ha parlato di 2un’opera davvero intrigante, bellissima. La tradizione popolare e storica ci dice che è Santa Giuliana, proveniente forse dalla omonima chiesa posta all’inizio di S. Pellegrino di Norcia. Ma il restauro effettuato apre lo scenario a ulteriori ricerche circa la sua identificazione. Una delle ipotesi emerse è che si possa trattare della Madonna della Visitazione (ha il velo blu come la Vergine, posizionato sul capo proprio come la Madre di Cristo, è incinta e quindi probabilmente raffigura la Madonna che si reca in visita dalla cugina Elisabetta). La statua, inoltre, non presenta gli attributi tipici della vergine e martire Giuliana: la catena in mano, il diavolo sotto forma di serpete sotto il piede, la palma del martirio. Solo ulteriori studi sulla statua e ricerche d’archivio ci diranno di più”.

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