Tav: nuova manifestazione a Torino il 12 gennaio per chiedere al Governo di decidere

Con la manifestazione “Tav: basta con gli indugi! Il futuro dell’Italia passa dalle infrastrutture”, torna a mobilitarsi il popolo torinese che il 10 novembre scorso ha dato vita alla manifestazione “Sì Tav” che ha portato in piazza circa 30mila persone. A lanciare l’appello per una nuova discesa in piazza, sempre le sette imprenditrici torinesi insieme all’ex sottosegretario ai trasporti Mino Giachino. “Ancora non è giunta nessuna notizia sui risultati dell’analisi costi benefici della Tav”, è spiegato in una nota diffusa oggi: “L’aumento dei pedaggi autostradali dal 1° gennaio solo per le autostrade del nord-ovest, Torino-Bardonecchia, Aosta-Monte Bianco e Torino-Savona, lascia intanto presagire una mossa del governo per influenzare il lavoro della commissione incaricata, che avrebbe già dovuto consegnare le sue valutazioni. Inoltre, come hanno fatto notare i sindaci della Val di Susa, il rischio è che i mezzi pesanti si riversino nelle statali, penalizzando la popolazione locale e mettendo a rischio l’ambiente”. La stessa nota, quindi, ricorda la “seria ipoteca su 800 milioni di fondi europei per la Torino Lione”. Da tutto questo l’invito a “chi ha a cuore le infrastrutture del Paese e ritiene indispensabile una risposta tempestiva del governo” a partecipare a una seconda manifestazione sabato 12 gennaio nella stessa piazza già teatro della precedente. All’evento avrebbero già aderito numerosi sindaci della città metropolitana di Torino. In attesa del 12 gennaio, si mobilita anche il fronte delle imprese: martedì prossimo, infatti, è prevista una riunione per “fare il punto” sulla situazione e per programmare le prossime mosse.

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