Migranti: vescovi di Malta a Comece, “sostegno dei fratelli vescovi in ​​Europa”

I vescovi di Malta e Gozo hanno inviato ieri al segretario generale della Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece) una lettera in cui esprimono “profonda preoccupazione” e chiedono “il sostegno dei fratelli vescovi in ​​Europa”, per la vicenda dei 49 migranti bloccati da giorni nel Mar Mediterraneo. “Ironicamente”, scrivono mons. Charles J. Scicluna di Malta, con l’ausiliare mons. Joseph Galea Curmi, e mons. Mario Grech di Gozo, “mentre noi cattolici celebravamo la natività del Nostro Signore che è stato respinto alla nascita, l’Europa ha rifiutato un rifugio a un gruppo di 32 migranti”. Il riferimento è alle persone salvate in mare al largo della Libia due settimane fa e che il 2 gennaio sono state autorizzate a ripararsi da una tempesta nelle acque territoriali di Malta e a un altro gruppo di 17 migranti bloccato in mare da cinque giorni. “Si può solo immaginare la sofferenza che si aggiunge a quella sopportata da quegli uomini, donne e bambini, la cui unica ‘colpa’ è di fuggire da un contesto crudele nella speranza di una vita migliore, rispettosa della dignità umana che noi cattolici ed europei promuoviamo con forza come uno dei nostri valori fondamentali”. “Questa situazione ora ha un bisogno disperato di azione”, incalzano i vescovi che nei giorni scorsi hanno ripetutamente sollecitato i responsabili politici di Malta a “esprimere la solidarietà in modo tangibile”.

Da parte dei tre vescovi il riconoscimento che “nonostante i limiti di ricettività dovuti alle sue ridotte dimensioni e all’elevata densità di popolazione, Malta sta svolgendo un ruolo importante nel salvataggio e, quando possibile, nel ricollocare i migranti”. Il caso più recente a cui fanno riferimento i vescovi sono i 249 migranti in difficoltà in mare accolti nei giorni scorsi e a cui la Chiesa insieme al governo maltese sta cercando di offrire ospitalità. Consapevoli che “situazioni così complesse richiedono una soluzione europea”, i vescovi maltesi chiedono alla Comece che si faccia da tramite per sollecitare “le Conferenze episcopali in tutta Europa a intraprendere azioni simili e a fare appello ai leader dei rispettivi Paesi”. Ai cattolici di tutta Europa l’invito a “pregare con forza” perché “questo continente missionario abbia a cuore i valori cristiani che hanno formato la sua identità mostrando solidarietà e salvando i nostri fratelli e sorelle in difficoltà”.

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