Alla domanda di una giornalista sugli “altri” commissari televisivi, Luca Zingaretti, volto emblematico del “Commissario Montalbano” da 20 anni, ha risposto: “Quali altri commissari, mi scusi?”. Con ironia e passione Zingaretti ha parlato del suo personaggio nel corso della conferenza stampa di presentazione – oggi a Roma (sede Rai) – dei due nuovi film tv, “L’altro capo del filo” e “Un diario del ‘43”, in onda rispettivamente l’11 e il 18 febbraio su Rai Uno. In particolare, Zingaretti ha indirizzato quasi tutto il suo intervento nel ricordo dell’attore Marcello Perracchio, noto interprete del dottor Pasquano, il medico legale, nei film tv del “Commissario Montalbano”, scomparso nel luglio del 2017: “Era un caro amico. All’inizio ci guardavamo male, un po’ in cagnesco. Poi durante la lavorazione di un episodio è nata l’amicizia. Lo abbiamo perso per strada nel corso di questa nostra avventura e abbiamo deciso, con il consenso di Andrea Camilleri, di non sostituirlo. Nella serie infatti non ci sarà un altro ‘dottor Pasquano’, scomparirà anche lui, il personaggio, insieme all’attore”. Nel corso della presentazione nel salone della sede Rai di piazza Mazzini ha preso la parola anche Max Gusberti, storico produttore di “Montalbano” insieme a Carlo Degli Esposti, raccontando un passaggio importante delle nuove puntate, in particolare de “L’altro capo del filo”: “Dopo 20 anni vediamo Salvo compiere un gesto mai fatto prima. Affranto dal dramma dei migranti, dalle tante violenze che donne e bambini hanno subito, esce dal commissariato, confuso, frastornato, e si rifugia in chiesa. Il tanto dolore lo spinge a trovare un momento di solitudine e pace, richiamando alla mente anche François, il bambino tunisino visto ne ‘Il ladro di merendine’, che avrebbe preso con sé se non fosse morto. Affiora così il dramma del figlio perduto”.

(Sergio Perugini)