Parlamento Ue: Juha Sipilä (premier Finlandia), “democrazia a rischio in alcuni Paesi europei”. Impegno contro il populismo

Bruxelles, 31 gennaio: il premier finlandese Juha Sipila interviene nell'emiciclo dell'Euroassemblea

(Bruxelles) “Battute d’arresto nello stato di diritto, nella libertà di stampa e nei diritti delle donne sono all’ordine del giorno. Non ce lo saremmo aspettati nell’Europa del XXI secolo. Come possiamo, come può l’Ue promuovere i suoi valori comuni nelle sue politiche esterne, se non riesce a farlo al suo interno? Valori comuni come lo stato di diritto e democrazia sono stati alla base di sicurezza, libertà e prosperità dell’Europa. Dovrebbero unire gli Stati membri”. Sono parole del primo ministro finlandese Juha Sipilä, che presiederà il Consiglio dell’Ue nel secondo semestre del 2019. Parlando oggi in emiciclo a Bruxelles – nel corso di un dibattito sul futuro dell’Europa – Sipilä ha sostenuto l’idea di “un’Ue che dimostri la sua credibilità attraverso azioni concrete”. Un primo fronte è la lotta al populismo, riconquistando la fiducia della gente “prendendo decisioni e implementandole”, sia a livello nazionale che di Unione. Tra i temi su cui decidere, la migrazione, da affrontare con “un approccio olistico”, orientato in modo più efficace alle cause. Sipilä ha sostenuto la necessità di gestire la migrazione con “reinsediamenti diretti dai campi profughi”, cosa che limiterebbe “la pressione alle frontiere esterne e un minore contrabbando”. Ha invocato anche decisioni riguardo “il meccanismo di solidarietà durante le crisi: è fondamentale essere d’accordo su questo in anticipo non nel bel mezzo delle crisi”.
Tra gli ambiti in cui l’Ue può decidere e implementare in modo concreto è la cooperazione per la sicurezza e la difesa. Uno strumento da valorizzare e potenziare è ad esempio il Centro europeo per contrastare le minacce ibride a Helsinki di cui sono parte 16 Stati membri dell’Ue. “Migliorare il mercato unico” è un altro punto: alla futura Commissione Sipilä chiede “digitalizzazione, politica industriale e competitività esterna”, in una strategia di crescita a lungo periodo che includa la mobilità dei dati e l’intelligenza artificiale. Nel rispetto dei principi del Pilastro sociale, serve “promuovere l’uguaglianza nella vita lavorativa e migliorare il livello di istruzione di tutti i cittadini”. Oltre al commercio e al piano finanziario pluriennale, Sipilä si è soffermato anche sul tema del clima: “Una politica ambiziosa sul clima sosterrà la creazione di posti di lavoro qui in Europa”. Tre le direttrici: riduzione emissioni Co2, pozzi di assorbimento del carbonio e nuove tecnologie. La Finlandia vorrebbe un “inasprimento dell’obbligo di riduzione delle emissioni” e lavorerà per rinnovare “il sistema di scambio” in modo che “il prezzo delle quote di emissione orienti gli operatori verso una riduzione più rapida ed efficiente”.

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